Caldo estivo? Non sei l’unico a soffrire: attento ai tuoi dispositivi!
Non uscire nelle ore più calde, bere molta acqua, mangiare leggero e rinfrescarsi spesso: i consigli per affrontare il periodo più bollente dell’anno li conosciamo tutti. Ma cosa succede ai nostri dispositivi?
Come la temperatura contribuisce a danneggiare i dispositivi elettronici
La temperatura d’esercizio è un fattore chiave che influisce sull’affidabilità e sull’aspettativa di vita degli strumenti elettronici, e proprio per questo le aziende fornitrici di hardware registrano in estate un picco di richieste di assistenza. Con l’aumentare delle temperature, infatti, accelera il processo di naturale decadimento dei componenti.
Dove hai installato il tuo armadio tecnologico?
Molto spesso le PMI organizzano i loro spazi fisici in funzione delle necessità organizzative, ma senza tenere conto di una adeguata tutela dell’infrastruttura tecnica. Il risultato? Armadi e dispositivi installati in spazi di risulta (sottoscala, sgabuzzini, intercapedini, sottotetti etc) che presentano una ventilazione insufficiente e nessun controllo della temperatura e delle polveri. Queste condizioni accorciano drasticamente la vita dei componenti portando a malfunzionamenti e guasti frequenti.
Consigli per una corretta installazione.
Prevedere spazi adeguati alla tua infrastruttura tecnologica è indispensabile. Controlla queste condizioni:
- Lo spazio: se i dispositivi sono molto vicini tra loro aumenta la temperatura generata e diventa meno controllabile. Prevedi sempre spazi più grandi di quelli che effettivamente userai: i tuoi sistemi ti ringrazieranno.
- La temperatura: quella d’esercizio dei dispositivi si aggira intorno a 20°C. Piccole variazioni sono poco influenti, ma quando la temperatura ambientale sale sopra i 30° i danni aumentano esponenzialmente. Installa sempre i tuoi dispositivi in un ambiente raffrescato e dotato di condizionamento. Ricorda: i dispositivi elettronici generano calore!
- L’umidità: anche se una adeguata temperatura ambientale fosse garantita da una sufficiente ventilazione, va comunque controllata l’umidità. Questa infatti rischia di generare fenomeni di condensa, cortocircuiti e contatti indesiderati. Hai notato che nelle scatole dei dispositivi nuovi trovi gel che assorbono l’umidità? La stessa attenzione per i componenti va utilizzata anche in pieno esercizio! Si possono verificare problemi anche in caso di aria troppo secca: questa favorisce infatti le scariche elettrostatiche, pericolosissime per i nostri dispositivi.
- Le polveri: i dispositivi elettronici sono raffrescati da ventole e dissipatori, in modo da utilizzare una corrente d’aria per mantenere i componenti in esercizio alla giusta temperatura. Nel tempo, il pulviscolo contenuto nell’aria tende a raccogliersi sulle parti meccaniche delle ventole e nelle canaline dei dissipatori. Questo peggiora le prestazioni dei sistemi di raffreddamento impedendo al calore generato dai componenti di disperdersi nell’ambiente. Per questo va predisposta una ventilazione dotata di filtri che riducono la necessità di interventi di pulizia e manutenzione dei singoli dispositivi.
I data center ip telecom: affidabilità garantita.
I tecnici di ip telecom hanno costruito un’infrastruttura tecnologica che controlla tutti i parametri ambientali in tempo reale. In particolare:
- Condizionamento: la temperatura d’esercizio è impostata sotto i 22° e garantita da un sistema di raffreddamento ridondato.
- Umidità: per evitare condense e scariche elettrostatiche indesiderate, l’umidità ambientale è stabilizzata al 58%.
- Polveri: il controllo delle polveri è garantito da un rigido protocollo di gestione degli accessi e da filtri al plasma che intercettano la maggior parte del pulviscolo in sospensione.
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